giovedì 29 maggio 2008

Succo d’arancia … meccanica


Più di 500 milioni di litri di succo d’arancia vengono consumati ogni giorno nel mondo, di questi la metà in Europa. Il maggior produttore è il Brasile con una quota di mercato che si aggira sull’80%, al secondo posto la Florida. Per raggiungere ad esempio la Germania, in testa tra i Paesi consumatori nell’UE, il succo percorre in media 12. 000 km.

Dopo la raccolta, le arance sono lavate e pressate. Prima di essere stoccato nei container, il succo viene ridotto a Fcoj (succo d’arancia concentrato e surgelato) attraverso un processo di evaporazione dell’acqua contenuta. Questa lavorazione permette di realizzare consistenti economie nel trasporto, poichè il concentrato occupa il 10% del volume del succo fresco. Una volta sbarcato di Europa, al preparato viene aggiunta di nuovo l’acqua per riprendere l’aspetto di partenza.

Negli anni Novanta, l’Istituto Wuppertal, ha analizzato il ciclo di produzione del succo d’arancia bevuto dai tedeschi. Le conclusioni sono interessanti: servono 100 litri di petrolio per ottenere una tonnellata di succo (e non meravigliamoci quando il suo prezzo comincerà ad aumentare), mentre se si tiene conto del processo di concentrazione e poi di diluizione, un bicchiere di succo d’arancia ˝contiene˝ 22 bicchieri d’acqua.

I ricercatori hanno poi concluso che servirebbe l’equivalente della superficie di tre pianeta Terra coltivata ad aranceti per soddisfare la sete di succo di tutta la popolazione umana, se questa ne consumasse in media come i tedeschi: 21 litri all’anno pro capite.

Gli ingredieti del succo d’arancia: vitamina C, inquinamento da trasporto e da lavorazione, spreco di risorse idriche ed energetiche; meglio una spremuta.

Fonte: Libération

mercoledì 14 maggio 2008

SLOW FOOD LENTINI - SERATA CONVIVIALE PER TERRA MADRE


Quest’anno a ottobre si rinnoverà a Torino l’appuntamento biennale con due eventi di portata internazionale. Da una parte il Salone del Gusto, imperdibile appuntamento con le produzioni artigianali del cibo di qualità; dall’altra, in contemporanea, Terra Madre, l’incontro mondiale delle comunità del cibo.

Per sostenere le spese di viaggio delle comunità provenienti dai paesi svantaggiati, in tutta Italia saranno organizzati degli incontri gastronomici. Per questo vi invito a partecipare alla nostra serata che si terrà venerdì 30 maggio alle ore 20,30 nei locali della trattoria “A Maidda” di Salvatore Bordonaro a Lentini. Nel corso dell’incontro presenteremo anche i vini della Cantina Feudi di San Gregorio di Sorbo Serpico (AV).
Il contributo per la partecipazione è di 30 euro a persona. Parte del ricavato della serata servirà a sostenere i costi del trasferimento a Terra Madre delle comunità dell’Afghanistan e del Senegal. Troverete il menù completo sul nostro sito www.slowfoodlentini.it nella sezione le nostre attività.

I posti disponibili sono solo quaranta, potete prenotare da subito tramite e-mail, oppure telefonando al (338/8135797) o al segretario (334/9472720), tenendo presente che i soci avranno la precedenza nelle prenotazioni fino al 26 maggio.

Salvatore Giuffrida

Slow Food Lentini

www.slowfoodlentini.it